In realta’ pensavamo da tempo di segnalare questo libro , ben prima che ci arrivasse la notizia della vittoria del Nobel 2008 da parte dell’ autore , che ci rende davvero felici.
L’ africano è un viaggio a ritroso di Le Clézio nell’ Africa del 1948 , ove visse quando aveva otto anni seguendo il padre, medico nell’ esercito britannico .
Un romanzo di formazione ambientato nel Continente Nero nell’ epoca immediatamente precedente la decolonizzazione , e visto attraverso gli occhi di un bambino che ne coglie tutta l’ intensita’ , violenza e poesia.
A rendere questo libro ancora piu’ prezioso , varie foto dell’ epoca , suggestive ed autentiche , scattate dal padre dello scrittore.
• Autore: J.M.G.Le Clezio
• Editrice: instar
• Anno: 2007
• Pagine: 102
• Tipologia: narrativa
• Lingua: it
• Categoria: libri
• Area geografica: Westafrica (africa / Nigeria)
€ 10,00
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DA “L’INDICE “:
Le Clézio racconta il proprio padre come racconterebbe una delle sue storie. Medico coloniale immune agli ideali colonialisti, l’uomo, nato a Mauritius, passò gran parte della sua vita nelle colonie africane e rimase isolato dai familiari a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale. Il figlio ebbe occasione di conoscerlo all’età di otto anni, in Africa. Le Clézio, che in Africa non è nato, ma vi è stato concepito, abbraccia la concezione della vita che inizia, appunto, dal concepimento, e vede nel continente la propria origine profonda, tanto più che la posizione di outsider del padre risparmiava al figlio la necessità di stabilire un rapporto gerarchico tra l’esperienza europea e quella africana (nigeriana in particolare). Tuttavia, il giovane Le Clézio si trovò, suo malgrado, in un contesto straniante, il che porta il maturo narratore, che rievoca quell’esperienza infantile, a un resoconto entusiasta ed estetizzato dell’Africa. Insomma, Le Clézio sembra salvare del colonialismo soltanto l’aspetto stilisticamente suggestivo e letterariamente più efficace: lo slancio verso un cuore di tenebra che si confonde con la vita intima e le pulsioni primordiali di ciascuno. Le foto scattate proprio da questo padre africano arricchiscono il libro. L’edizione italiana è comunque degna di nota, anche perché costituisce il risultato delle fatiche di quattordici traduttori in erba che si sono occupati dell’opera di Le Clézio nel corso di un master in traduzione editoriale. Questo tipo di pubblicazioni è encomiabile perché costituisce per i traduttori il coronamento del proprio lavoro, per gli editori la pubblicazione di un lavoro di qualità a prezzi contenuti, e per i lettori la possibilità di avvicinarsi a opere letterarie di primo piano che escono in edizione economica già alla loro prima comparsa in Italia.
Paola Ghinelli