In uno slancio………autocelebrativo, riproduciamo l’ intervista apparsa nel blog degli amici di Ediciclo (W le Librerie) nel dicembre 2010 :
Com’è nata l’idea di aprire una libreria specializzata in viaggio? Quale il percorso che l’ha condotta fin qui?
Gulliver fu in realta’ una felice intuizione del 1991 del precedente proprietario , dal quale la ho rilevata nel 2007 cambiando radicalmente vita..
Per quasi 30 anni infatti ho lavorato in un settore (la Riassicurazione) oramai iper tecnico e finanziario, ma che quando lo avevo (casualmente!) iniziato aveva ancora un prevalente fattore umano .Questo mi ha permesso di conoscere molta gente interessante nonché di viaggiare in quasi tutti i paesi del mondo vivendo a lungo anche all’ estero . Alle soglie dei fatidici 50 anni ho percepito che la mia vita da riassicuratore era giunta al capolinea e piuttosto che insistere ho fatto mente locale su cosa mi sarebbe piaciuto fare in un momento della vita in cui avevo il giusto mix di maturità ed incoscienza.
Segnali casuali (ma forse non troppo!) mi hanno portato a rilevare questa libreria interamente dedicata al viaggio, e poiché libri e viaggi sono da sempre mie grandi passioni , in pochi mesi ho coronato un sogno ,vendendo la mia casa romana, trovandone un’ altra nella campagna veronese ed affrontando la nuova avventura con grande entusiasmo.
A quasi quattro anni di distanza sono molto felice di questa scelta , certo meno remunerativa ma assai più soddisfacente per l’anima e la mia serenità.
Quali sono le peculiarità che può trovare il lettore entrando nella sua libreria?
Cerchiamo di soddisfare a 360 gradi le esigenze di chi viaggia, con carte (stradali , murali ed escursionistiche) e guide di pressoché tutti i paesi, saggistica e letteratura di viaggio anch’esse per tutto il mondo ed un’ampia scelta di libri fotografici .
Abbiamo anche molti scaffali dedicati alla montagna, all’escursionismo, al mare, al camper, alla moto ed ovviamente al cicloturismo.
Nel caso, siamo anche felici di fornire consulenze di viaggio, condividendo ricordi ed esperienze personali.
Organizziamo spesso anche delle presentazioni, generalmente ispirate dal piacere di condividere autori o libri che amiamo con gli aficionados di Gulliver. Questo oltre a tenere viva l’immagine della libreria, ci aiuta anche a rinsaldare i rapporti con editori od autori che spesso diventano anche amici.
Infine, punto di forza da sempre di Gulliver sono i mappamondi, da pezzi originali di fine ‘ 800 alle splendide riproduzioni artigianali di Greaves & Thomas.
Quali sfide e difficoltà comporta essere un libraio specializzato nel mercato d’oggi, sempre più caratterizzato da grandi librerie generaliste o da catene librarie?
La risposta è semplice: se si è specializzati bisogna esserlo al 110 percento!
Il solo entusiasmo infatti non è sufficiente per la sopravvivenza di una piccola libreria specializzata: servono anche una grossa disciplina e lo stimolo\dovere di avere sempre negli scaffali non solo tutti i testi canonici ma anche proposte interessanti ed inusuali, spesso anche in altre lingue, qualora non vi siano libri in italiano che aiutino ad approfondire la conoscenza di determinati paesi. Ritengo anche essenziale affiancare il lettore\cliente\amico con competenza e tatto, per contrapporsi ai robots delle grandi catene e supplire con la nostra professionalità ai loro megasconti!
Quali, se ce ne sono, i cambiamenti auspicabili (nell’atteggiamento di mercato, del pubblico di fruitori, nell’offerta di manuali, guide e letteratura attualmente disponibile, etc.)?
Andiamo per ordine: sarebbe anzitutto auspicabile una SERIA legge sul libro che non difenda necessariamente gli interessi delle piccole librerie indipendenti e di conseguenza i lettori.
Agli editori vorrei chiedere di pubblicare meno, perchè l’offerta di quasi 60,000 volumi all’anno in un paese come il nostro ove una persona su tre non legge MAI un libro è un controsenso, che tra le tante aberrazioni porta ad una vita assai corta di libri che invece meriterebbero lunga vita.
Al pubblico, chiederei meno miopia, uscendo dai parametri legati a nomi di autori od editori di cassetta, e di non essere condizionato solo dallo sconto (ma una seria legge sul libro porterebbe in medio termine alla riduzione del costo medio di un libro, che nel nostro paese è troppo alto).
Inviterei poi noi librai a piangerci meno addosso (sport in realtà assai diffuso in tutta la filiera del libro) rimboccarci di più le maniche e pensare che nonostante tutto facciamo un lavoro splendido.
Qual è il suo approccio al mondo del viaggio – è lei stesso un viaggiatore? Se sì, c’è stato un viaggio che ha segnato il suo percorso?
Amo molto viaggiare, e sono stato in oltre 60 paesi: mi è quindi assai difficile scegliere un singolo viaggio… Tra i tanti posti che ho amato, ricordo in particolare Peru’, Messico, Guatemala, Yemen, Giordania, Marocco, Cambogia, Laos e tra le città, Istanbul, Il Cairo o New York, ove ho vissuto per 8 anni.
A pensarci bene, però, il viaggio che ha segnato il mio percorso è stata la Birmania nel 1994: fu una delle pochissime volte in cui viaggiai in gruppo e conobbi una fanciulla veronese, che 15 anni, due figlie ed oltre 20 viaggi dopo è divenuta mia moglie ed ha indirettamente contribuito a portarmi a Verona!
Qual è il suo mezzo di spostamento preferito, nella vita quotidiana e durante i viaggi?
Temo di deludere voi amici dell’Ediciclo, ma di base adopero lo scooter nel quotidiano (retaggio della mia vita romana, ove, ahimé, per i ciclisti è assai dura!) e l’aereo per i grandi viaggi. Giunto a destinazione, però (od a casa durante il week end) uso spesso la bicicletta.
Ha mai fatto una gita fuori porta, un piccolo viaggio in bicicletta?
Solo piccole uscite di week end con la famiglia. Ho però splendidi ricordi di giri in bicicletta di vari posti in Asia, ove la bici si è rivelato il mezzo ideale per girare tra i templi di Bagan in Birmania, le colline di Luang Prabang nel Laos o dei siti archeologici nel Nord dello Sri Lanka .
Cosa non dovrebbe mancare nella scrivania di un globe trotter?
Un mappamondo!
I/l libro/i che porterebbe su un’isola deserta…
Sarebbe l’unico modo per farmi considerare un e-reader con batteria solare per approfittare del tempo libero e leggere quanti più libri possibile!
Tags: Gulliver Libri per viaggiare, Luigi Licci, Verona
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