Celebriamo lungo l’ Adige con gli amici di Corte Dogana ( Corte Dogana 6, dietro San Fermo) il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini con Thea Griminelli che leggera’ brani da l’ Odore dell’ India e le melodie di AfterRagA.
Nel gennaio del 1961 Pier Paolo Pasolini, già noto come scrittore e che a settembre di quell’ anno avrebbe presentato a Venezia il suo primo film ( “Accattone” ) ando ‘ in India con Alberto Moravia ed Elsa Morante, all’ epoca ancora sposati, per un viaggio di alcune settimane. Le sue impressioni furono inizialmente pubblicate con una serie di articoli per “Il Giorno” e poi raccolte ne “ L’ odore dell ‘ India “, che nel corso degli anni divenne un libro di culto , a lungo introvabile e meritoria-mente ripubblicato da Garzanti qualche anno fa.
In poco piu’ di un centinaio di pagine, Pasolini traccia un grande affresco del paese, con interesse incentrato sui multiformi aspetti di un’ India ancora fresca di indipendenza. Si aggira attento nella realtà caotica, osserva i gesti e le movenze della gente, segue i colori e soprattutto l’ odore del paese. Dai templi di Benares alle notti di Bombay\ Mumbay ( con i suoi tipici parallelismi con la realtà italiana dell’ epoca) tutto l’ incanto di una terra ammaliante e, insieme, l’ orrore dell’ esistenza.
Nel gennaio del 1961 Pier Paolo Pasolini, già noto come scrittore e che a settembre di quell’ anno avrebbe presentato a Venezia il suo primo film ( “Accattone” ) ando ‘ in India con Alberto Moravia ed Elsa Morante, all’ epoca ancora sposati, per un viaggio di alcune settimane. Le sue impressioni furono inizialmente pubblicate con una serie di articoli per “Il Giorno” e poi raccolte ne “ L’ odore dell ‘ India “, che nel corso degli anni divenne un libro di culto , a lungo introvabile e meritoria-mente ripubblicato da Garzanti qualche anno fa.
In poco piu’ di un centinaio di pagine, Pasolini traccia un grande affresco del paese, con interesse incentrato sui multiformi aspetti di un’ India ancora fresca di indipendenza. Si aggira attento nella realtà caotica, osserva i gesti e le movenze della gente, segue i colori e soprattutto l’ odore del paese. Dai templi di Benares alle notti di Bombay\ Mumbay ( con i suoi tipici parallelismi con la realtà italiana dell’ epoca) tutto l’ incanto di una terra ammaliante e, insieme, l’ orrore dell’ esistenza.
Le letture di Thea di alcuni brani del libro si alterneranno alle melodie delle corde del Sarod di Paolo Camisani perfettamente bilanciate dal suono dell’ Handpan di Filippo Baldin in un incontro unico tra le sonorità con-temporanee occidentali e quelle antiche dal lontano Oriente.