“A mia madre e ai figli degli esiliati e dei profughi di ogni luogo. Possiate trovare la strada che vi riporti alle origini. I morti aprono gli occhi dei vivi. E ai laghi, alla loro sconfinata generosità”
Ecco la dedica de “Il Lago” il nuovo libro di Kapka Kassabova edito da Crocetti che presenteremo martedi’ 27 settembre alle 20,30 al Museo Africano ( Vicolo Pozzo 1, con ampio parcheggio gratuito ) assieme a Tino Mantarro .
Il Lago del titolo è quello di Presna, in un incrocio di confini che separano Grecia, Albania e Macedonia del Nord, una regione boscosa, avara e marginale. Sullo sfondo le ombre cupe della storia che è avanzata per ondate alluvionali: l’impero Ottomano e l’islam, le guerre delle grandi nazioni europee, il pugno di ferro dell’Unione Sovietica, ancora guerre, questa volta fratricide.
Un centro geografico che è anche un appuntamento fatidico, a lungo disatteso, con le storie di una famiglia che, nella sua linea femminile, non ha fatto altro che migrare e migrare seguendo i rivolgimenti della storia. Più di cent’anni fa partì la bisnonna lasciando il Regno di Jugoslavia per quello di Bulgaria, poi fu la nonna a muoversi tra gli stessi stati che però avevano cambiato nome, e poi la madre, verso la Nuova Zelanda, e Kapka a tornare in Europa. Una genealogia di sradicati quella che prende vita in queste pagine: donne e uomini che ogni volta devono cominciare da zero in posti dove a stento sanno pronunciare i loro nomi, in cerca di una pace che può diventare perversamente elusiva. Mentre la storia e la geografia dell’Europa centrale incombono alle loro spalle senza lasciarli andare, tormentandoli con i fantasmi dei conflitti peggiori e la dolcezza delle tradizioni antiche.
Ma queste pagine non sono solo un viaggio alla ricerca del filo che tiene insieme le storie di famiglia, inevitabilmente diventano anche l’esplorazione di un confine dove Oriente e Occidente si intrecciano, religioni e lingue si mescolano in lotte sanguinose e splendidi amori. Un diario di viaggio che è insieme un’indagine profonda su come la geografia e la politica si imprimano nelle famiglie e nelle nazioni, ponendoci di fronte alle domande più cruciali sulla sofferenza umana e sulla nostra capacità di cambiamento.
L’ Autrice
Kapka Kassabova è nata nel 1973 a Sofia, in Bulgaria, dove è cresciuta, prima di trasferirsi in Nuova Zelanda, e ora vive nelle Highlands scozzesi. Poetessa e scrittrice, i suoi libri hanno ricevuto numerosi premi e riconoscimenti. In Italia è stato pubblicato il saggio “Confine. Viaggio al termine dell’Europa” (EDT, 2019) vincitore del premio Al-Rodhan del British Academy Prize for il Global Cultural Understanding, del Saltire Scottish Book of the Year, dell’Edward Stanford-Dolman Travel Book of the Year, del Prix Nicolas Bouvier e dello Highland Book Prize
Il Relatore
Tino Mantarro , (Milano 1976), giornalista professionista laureato in storia contemporanea con una tesi in geografia. Dopo varie collaborazioni con quotidiani, settimanali e mensili, approda a Touring, il mensile del Touring Club Italiano. Da allora viaggia in Italia e ovunque riesca ad andare, meglio se in Asia o nelle repubbliche ex sovietiche. Ha pubblicato per Ediciclo “Nostalgistan, dal Caspio alla Cina, viaggio in Asia Centrale” presentato con successo a Verona da Gulliver nell’ inverno 2019