Nomi importanti ( Gianni Biondillo ed Enrico Camanni), paesi di buon richiamo ( Islanda od Oman ) , temi di fascino ( i Borghi abbandonati- che inaugureranno la stagione il 16 gennaio) o serate-omaggio a due grandissimi personaggi ( Alfonso Vinci e Patrick Leigh-Fermor ) per celebrarne il centenario della nascita . Sul fronte dei laboratori, dopo una decina di quelli di scrittura di viaggio , tre di acquerelli ed uno di fotografia di viaggio, o si mettono i remi ( ehm , penne, pennelli e macchine fotografiche ) in barca o si propone qualcosa di innovativo......... Sabato 24 gennaio ( potrebbe ancora essere un regalo di Natale , ma contattateci presto in libreria, sono rimasti pochissimi posti !! ) abbiamo quindi organizzato un "divertissement letterario" (“Il labirinto del Viaggio” con Andrea Bocconi ) imperniato ovviamente sul viaggio ( e non solo!) ….......Andrea è stato spesso nostro ospite per presentare i suoi libri, affiancare altri autori o come docente dei corsi di scrittura di viaggio : chi lo scoprirà in questa occasione avra' modo di apprezzarne la brillante personalità in una veste anche legata alla sua attività di psicoterapeuta ( tranquilli, nel suo classico modo arguto!). Nel week end del 28 e 29 marzo invece affiancheremo gli amici di Nessunopress per due interessanti workshops dedicati al “Fotogiornalismo” con docenti di spicco......

È un viaggio nell’umanità del Kenya , un’esperienza durata tre mesi in un villaggio a 120 km a nord est di Nairobi. Spiega l’autrice: “Non credevo che potessero succedere così tante cose in una piccola missione sperduta in Africa, come a Ndithini. Cercherò di dare il mio aiuto alla congregazione delle Piccole figlie di San Giuseppe di Verona che operano qui da vent’anni. E a questa gente che vive in villaggi sperduti sugli altopiani kenioti, in questa terra rossa che ti entra nella pelle, terra calpestate da greggi di pecore e bambini a piedi nudi, terra dove gli uomini abbandonano donne e figli, dove la vita media non arriva a cinquanta anni, dove la promiscuità sessuale e l’AIDS uccidono lasciando ferite indelebili a generazioni innocenti che di colpa hanno solo quella di essere venuti al mondo. Se un buon musulmano almeno una volta nella vita deve recarsi alla Mecca, un buon cattolico, o meglio ancora un buon ‘essere umano’, almeno una volta nella vita dovrebbe venire a vedere con i suoi occhi cosa succede in questi luoghi “ Segue, alla fine del reportage, una serie di lettere scritte dalla missione durante un successivo soggiorno di sei mesi che ha dato vita al progetto “Rafiki” per la costruzione di un centro per bambini disabili che abitano nei dintorni di Ndithini con una sala per la fisioterapia.